Con l’espressione ernia del disco si intende la fuoriuscita del del nucleo polposo, materiale collocato nei dischi intervertebrali, causata dalla rottura o dalla degenerazione dell’anello fibroso del disco.
L’ernia del disco può causare una compressione di una radice nervosa e quindi provocare dolore, anche di notevole intensità, percepito in aree diverse a seconda di dove compare: collo, arti superiori o inferiori.
Le cause:
La fuoriuscita del nucleo polposo può essere provocata da eventi traumatici o dalla degenerazione del tessuto del disco stesso.
Questo ultimo caso si verifica maggiormente con l’invecchiamento, infatti, i dischi intervertebrali tendono a disidratarsi, riducendone la flessibilità predisponendoli maggiormente a strappi o a rotture con sforzi o torsioni anche di minima entità.
Esiste una predisposizione alla comparsa di ernia del disco: il sovrappeso (i dischi intervertebrali sono sottoposti a maggior carico), il fumo (diminuisce l’ ossigenazione nel sangue privando i tessuti corporei di nutrienti importanti), l’altezza del soggetto (gli uomini più alti di 180 cm e le donne più alte di 170 cm sono più soggetti a ernia discale).
Si deve poi citare il fatto che alcune professioni sollecitano in modo importante la schiena e ciò conduce a un aumento del rischio di comparsa e/o recidiva della patologia.
Le sedi:
Le ernie cervicali, non molto frequenti, possono instaurarsi nel tratto da C3 a C7.
Le ernie dorsali sono la forma più rara di ernia del disco. Tendono a formarsi nella porzione più bassa della colonna vertebrale dorsale ovvero tra D8 e D11.
Le ernie lombari sono le più diffuse e interessano i tratti L3-L4, L4-L5 o L5-S1.
I sintomi:
Il principale sintomo dell’ernia cervicale è la cervicalgia (dolore al collo), che generalmente si irradia lungo il braccio (brachialgia); possono manifestarsi anche debolezza del braccio e difficoltà a muoverlo, formicolii alle braccia e sensazioni di “scosse elettriche” di varia intensità, mal di testa e sensazione di punture di spilli a livello cervicale.
Le ernie lombari possono dare origine a lombalgia (dolore nel tratto lombo-sacrale) e a sciatalgia (dolore che si irradia lungo la gamba).
Spesso il dolore lombare si manifesta in modo alquanto improvviso e così violento che il soggetto rimane bloccato in flessione anche per diversi giorni, per poi migliorare gradualmente. Oltre al dolore posso comparire, inoltre, parestesie e deficit di tipo sensitivo, alterazione dei riflessi e diminuzione della forza.
Diagnosi:
La diagnosi di ernia del disco si basa essenzialmente sull’ esame obiettivo, attraverso visita neurologica e test specifici. Per accertare la reale patologia viene richiesta una Risonanza Magnetica.
Cura:
Le modalità di intervento possono essere molteplici a seconda del caso clinico che abbiamo di fronte.
Durante la fase acuta è bene intervenire con farmaci antinfiammatori, antidolorifici e cortisonici. In seguito, ridotta l’infiammazione, si può ricorrere a terapie manuali e fisiche per agire sul dolore senza però rimuoverne la causa.
L’intervento chirurgico va alla radice del problema. Possono servire a scopo preventivo il rafforzamento dei muscoli addominali e dorsali, di competenza fisioterapica, una corretta alimentazione e uno stile di vita che prevede l’attività fisica per mantenere un tono muscolare adeguato.