La pelle è un organo molto importante per il nostro corpo, in quanto ci protegge dall’aggressione degli agenti esterni, come ad esempio le infezioni, i microrganismi e gli agenti patogeni.
Qualsiasi danno causato sulla sua superficie (chirurgia, ferite, tatuaggi, acne, ustioni, infezioni…), comporta un processo di cicatrizzazione, che può lasciare esiti cicatriziali più o meno evidenti.
Quando la cicatrice è molto visibile abbiamo il fenomeno di cheloidi e cicatrici ipertrofiche.
CICATRICE IPERTROFICA
- tipica delle superfici articolari, addominali
- di solito in aree di tensione
- appare subito dopo l’intervento chirurgico
- limiti dentro la cicatrice iniziale
- tende a migliorare spontaneamente col tempo
- scompare con la terapia copmpressiva
- rare recidive dopo l’intervento chirurgico
CICATRICE CHELOIDE
- più comunemente nelle orecchie, spalle, sterno, ecc.
- non è legato direttamente alle aree di tensione cutanee
- può comparire dopo l’intervento chirurgico
- dimensione sproporzionata rispetto ai limiti della lesione
- non migliora col tempo
- non scompare con la terapia compressiva
- frequenti recidive dopo l’intervento chirurgico
Trattamento:
Per ridurre il problema estetico e funzionale di una cicatrice patologica, il trattamento fisioterapico è indispensabile.
Esso consiste nell’applicazione di terapie manuali e fisiche con lo scopo di attenuare gradualmente il problema e di condurre il paziente a una guarigione più o meno completa:
- massaggio: scalda la zona da trattare e permette la vascolarizzazione dei tessuti
- scollamento manuale: ossigena la pelle e gli strati sottostanti al fine di rigenerare le cellule
- scollamento con “cupping therapy”: amplifica e migliora i risultati ottenuti con lo scollamento manuale
- tape neuromuscolare: mantiene il beneficio del trattamento nei giorni successivi e a lungo termine